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La coppetta mestruale : eco-rivoluzione al femminile


Ogni donna in età fertile deve gestire periodicamente la comparsa di una delle più lampanti manifestazioni della sua femminilità: il flusso mestruale.

Abitualmente, si ricorre all’utilizzo di assorbenti, dai classici pannolini esterni ai tamponi interni, che pur assolvendo alla loro funzione presentano alcuni inconvenienti: sono poco confortevoli, talvolta ingombranti, difficili da smaltire e comunque non biodegradabili, costosi in quanto non riutilizzabili, e spesso danno luogo a irritazioni e aumentano il rischio di insorgenza di infiammazioni a livello vaginale.

Perché, dunque, non ricorrere ad uno strumento alternativo, ugualmente efficacie ma che soprattutto risolva tutti i maggiori difetti dei classici assorbenti?

La coppetta mestruale: cos’è?

È un piccolo contenitore di forma variabile che, una volta inserito correttamente nel canale vaginale, raccoglie il sangue che fluisce dall’utero durante il ciclo mestruale. Può sembrare uno strumento poco pratico da utilizzare in quanto non ha la capacità di assorbire il sangue ma semplicemente raccoglierlo dovendo quindi essere periodicamente svuotata e reinserita in sede, ma una volta fatti i primi tentativi indossarla diventerà semplice e naturale.

A ciascuna la sua coppetta!

Esistono moltissime tipologie di coppetta in commercio, che differiscono non solo per marca o modello, ma che presentano caratteristiche diverse per potersi adattare al meglio ad ogni donna: materiale, consistenza, dimensioni… Questo permette di rispettare al meglio le esigenze individuali.

Come scegliere la coppetta più adatta a me?

Sebbene le variabili da considerare siano molte, non è difficile scegliere la coppetta giusta; è però fondamentale conoscere se stesse e avere una buona confidenza col proprio corpo per poter individuare la coppetta che più si adatti ad ognuna di noi.

Taglia

Le coppette hanno differenti taglie (S,M,L) a seconda dei vari modelli. La scelta della taglia è influenzata da variabili soggettive: età, numero di parti avvenuti per via vaginale, attività fisica praticata, flusso più o meno abbondante… Ad esempio per una ragazza giovane con un flusso mestruale nella norma, che non ha mai partorito e si presuppone abbia un buon tono muscolare (favorito anche da un’attività fisica regolare), può scegliere una coppetta più piccola; per una donna con due parti alle spalle e più sedentaria, che avrà quindi un perineo più rilassato e compiacente, sarà più adatta una taglia medio-grande. Assemblando i vari tasselli è possibile individuare facilmente la taglia più idonea!

Lunghezza

Le coppette non hanno solo dimetri diversi ma variano anche nella lunghezza. Come trovare quella giusta? Anche in questo caso è utile avere una buona conoscenza di sé e del proprio corpo per aiutarsi nella scelta. Per individuare la giusta lunghezza della coppetta, che alla base presenta anche un gambo utile al suo posizionamento ma che può anche essere tagliato via qualora risultasse fastidioso, bisogna avere un’idea di quella del proprio canale vaginale. Farlo non è complicato: sarà sufficiente autoesplorarsi con un dito e vedere se lo spazio percorribile è limitato o ampio.

Morbidezza

Così come per la taglia, un diverso grado di flessibilità e morbidezza della coppetta permette alla stessa di adattarsi a tutti i pavimenti pelvici, dal più tonico al più rilassato: il primo necessiterà di una coppetta più rigida, il secondo di una più malleabile.

Materiale

Le coppette sono realizzate in silicone medicale, TPE (elastomero termo plastico). Tali materiali sono ipoallergenici, detengono diversi gradi di flessibilità a seconda del modello di coppetta, sono resistenti alle alte temperature e certificati al fine di garantirne la qualità. L’utilizzo di questi materiali abbassa notevolmente il rischio di reazioni allergiche da contatto rispetto ai normali assorbenti.

Flusso

Alcune donne hanno flussi più abbondanti, altre scarsissimi. Anche questa variabile è utile al fine di scegliere la coppetta della giusta capienza. Per qualcuna la differenza di flusso fra i primi e gli ultimi giorni del ciclo è tale per cui può essere utile avere due coppette di diverse dimensioni, perciò se anche al primo tentativo di acquisto ci si dovesse accorgere di non aver scelto quella migliore- per esempio risulta troppo piccola e nei primi giorni la si deve cambiare troppo spesso- si può sempre pensare di tenere la coppetta come “riserva” per una fase diversa del periodo mestruale. Grazie alla coppetta si impara anche a comprendere quale sia il reale flusso caratteristico del proprio ciclo mestruale, difficilmente quantificabile osservando i comuni assorbenti che visivamente ingannano un po’ facendo sembrare flussi normali molto più abbondanti di quanto non siano: diventa quindi uno strumento di grande autoconsapevolezza delle risorse del proprio corpo!

I vantaggi

Scegliere la coppetta mestruale è vantaggioso sotto molteplici aspetti:

– La coppetta è riutilizzabile, ad ogni ciclo mestruale, e può durare dai 5 ai 10 anni senza bisogno di essere sostituita. Ciò la rende uno strumento economico ( il risparmio a lungo termine è notevole) nonché ecosostenibile (sostituire pacchi e pacchi di assorbenti usa e getta non riciclabili con un semplice oggetto è possibile e l’ambiente non può che giovarne);

– Ipoalergenica e igienica: la coppetta non irrita i tessuti con cui viene a contatto né aumenta il rischio di infezioni come purtroppo può accadere con l’utilizzo di assorbenti;

– Non si vede, non si sente e non si macchia: una volta imparato ad usarla con dimestichezza, la coppetta passa totalmente inosservata attraverso gli indumenti, ed è possibile indossarla anche al mare, durante l’attività sportiva qualunque essa sia, che si debba stare in piedi, sedute o sdraiate;

–La coppetta è a misura di donna: individuata la più adatta sarà impossibile farne a meno, perché come un vestito cucito su misura diventa un accessorio insostituibile nella sua unicità e nel rispetto di quella di ogni donna.

Scegliere la coppetta più adatta ad ognuna è semplice; qualora si avessero dei dubbi sulla tipologia e sulle modalità di utilizzo può essere utile rivolgersi ad un’ostetrica, che saprà dare indicazioni e suggerimenti utili per prendere facilmente confidenza con questo strumento.


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